È molto importante conoscere la località dove si sogna di trasferirsi, prima di prendere la decisione di partire.
Per questo motivo riteniamo che il punto di vista di chi ci vive o ci ha vissuto per molto tempo, anche se non necessariamente in pensione, sia prezioso per i nostri lettori e futuri expat in Tunisia: pensionati statali, privati o ex inpdap.
Ecco perché abbiamo deciso di intervistare chi conosce questo meraviglioso Paese grazie ad un’importante esperienza personale di lavoro.
L’intervista: Giorgia ci racconta la sua Tunisia
Sono Giorgia, ho 32 anni, vengo da Roma e sono un’arabista. Ho lavorato nell’ambito della traduzione, della mediazione linguistica e culturale ed in quello dell’insegnamento della lingua italiana a stranieri e dell’arabo a italofoni.
Ho vissuto per 4 anni in Tunisia, dove sono giunta nel 2014 con un progetto di lavoro e formazione della Regione Lazio, grazie al quale ho potuto approfondire i miei studi in lingua araba presso l’ Istituto Bourguiba e dove ho insegnato italiano presso l’Università El Manar di Tunisi.
Una volta concluso il mio progetto, sono tornata in Italia, ma portando con me la Tunisia nel cuore e la voglia di ritornarci il prima possibile. Così dopo circa un anno sono tornata a Tunisi, dove ho avuto l’occasione di insegnare lingua e cultura araba presso la scuola italiana G.B. Hodierna di Tunisi e italiano presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Giorgia, quali sono le caratteristiche che rendono unica la Tunisia?
La Tunisia è un Paese piccolo, ma estremamente ricco dal punto di vista umano. I suoi abitanti sono vivaci, pieni di energia e di curiosità e ti accolgono con un calore unico. Sul piano naturalistico è un Paese che offre un ampio ventaglio di paesaggi, dal mare al deserto, da verdi distese collinari alle colorate viuzze del centro delle città. E infine il piccante della tipica salsa harissa, molto diffusa ed utilizzata in una grande varietà di pietanze, rende il tutto sempre effervescente.
Come descrivi la relazione tra Italia e Tunisia?
Il rapporto tra la Tunisia e il nostro Paese è senza dubbio un rapporto storico, che affonda le sue radici nella metà del XIX secolo, quando eravamo Noi ad attraversare il Mediterraneo verso Sud. Ed è continuato, accentuandosi ed articolandosi nel corso del XX secolo con l’aumentare della presenza italiana in Tunisia, che si è manifestata su più piani, da quello economico-imprenditoriale a quello turistico, mediatico, culturale e politico”.
“Credo che si possa definire come un consolidato rapporto di coppia. C’è una grande attrazione reciproca e una condivisione di alcuni interessi e passioni come l’amore per il cibo, i bei paesaggi, la socialità, il calcio, la musica, insomma condividiamo l’amore per la vita. Poi chiaramente come in ogni rapporto d’amore che si rispetti ci sono le reciproche incomprensioni e fraintendimenti, ma questo è più che normale per due popoli che sì, amano scoprire l’altro, ma sono altrettanto fieri delle proprie tradizioni e dei propri costumi.
Ci son molti italiani che si trasferiscono in Tunisia, secondo te quali sono le loro motivazioni?
Sì, la Tunisia è un Paese vicino a noi da tanti punti di vista, in primis ovviamente dal punto di vista geografico. Quindi concepire un trasferimento in Tunisia da anche la possibilità, qualora si voglia, di tornare in Italia con una certa frequenza, considerando che ci sono voli tutti i giorni della settimana e la durata del volo è di un’ora circa. La Tunisia in generale è un Paese ospitale e caratterizzato da località molto gradevoli, dove trascorrere una bella vacanza o un periodo più lungo della propria vita”.
“Hammamet in modo particolare è una splendida località turistica di mare che si contraddistingue per le sue lunghe spiagge pulite e le sue acque cristalline. E’ piena di lidi, ristoranti, gelaterie, alberghi e locali per tutti i gusti e per diverse fasce d’età”.
“Hammamet é anche una delle località turistiche preferite dai tunisini, molti dei quali posseggono meravigliose case di villeggiatura con giardini e piscine, e molto amate dagli stranieri (in prevalenza Italiani e Francesi) che vi trascorrono piacevoli momenti approfittando di strutture alberghiere ben attrezzate e in cui il personale è molto disponibile e accogliente. Inoltre buona parte dei tunisini, oltre a parlare il francese, sa comunicare in italiano e accoglie sempre con un gran sorriso gli Italiani.
Come sono percepiti gli italiani dalla popolazione tunisina?
Noi italiani siamo davvero ben visti dai tunisini che, non appena sentono che siamo Italiani ci accolgono con un gran benvenuto, iniziano ad elogiare il nostro Paese, facendo riferimento alle nostre glorie calcistiche, al nostro cibo, alla nostra produzione automobilistica, alla nostra moda e al nostro stile.
Devo dire che per un popolo come il nostro, che purtroppo ha la tendenza a lamentarsi delle cose che non funzionano, fa piacere vedersi riflessi negli occhi pieni di ammirazione e ti fa ricordare tutte quelle belle cose a cui spesso non pensiamo. Fa sorridere condividere con un popolo straniero ricordi come i programmi Rai, atleti e stilisti che hanno caratterizzato la nostra storia e crea di sicuro fin da subito un sentimento di complicità che spiana la strada a piacevoli chiacchierate.
E’ vero che il grado d’istruzione dei tunisini che abitano le città è molto alta?
Si, il grado d’istruzione dei tunisini della classe media che abitano nelle città è abbastanza alto, la maggior parte frequenta Università tunisine o straniere di un certo livello e la presenza delle donne nei corsi universitari o di formazione scientifica è elevata, sia nel campo dell’ingegneria che in quello della medicina. Non saprei dire se è maggiore rispetto alla media italiana, ma sicuramente le donne in generale hanno un livello di istruzione medio-alto e lavorano anche più degli uomini.
Come vivi la tua socialità in Tunisia?
Devo dire che in Tunisia avevo una vita sociale molto attiva, sia perché i tunisini hanno sempre una gran voglia di uscire sia perché nella capitale ci sono vari pub e locali, dove bere, ballare, ascoltare musica dal vivo sia molti eventi promossi dai centri culturali locali e stranieri ( in modo particolare consiglio l’Istituto Francese e quello tedesco).
Si trovano pub in centro e molti locali ormai sono concentrati nella zona di Gammarth. Poi durante l’anno vi sono vari festival, da quello del cinema di Cartagine a diverse manifestazioni culturali, mostre itineranti, ecc. che illuminano l’incantevole Medina di Tunisi. Insomma, se si ha voglia di uscire, non ci si annoia mai”.
“Io, personalmente, avevo amici internazionali e molti amici tunisini. E sì, direi proprio che Tunisi è una città internazionale. Ci sono molti stranieri provenienti da diverse parti del mondo, da quelli che lavorano nel settore imprenditoriale, a coloro che collaborano con varie ONG, a studenti e ricercatori.
Ce n’è per tutti i gusti. A voi di fare la selezione o alternare le frequentazioni, a seconda del tipo di serata che volete passare.
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Quali son i luoghi che ti hanno colpito di più?
Per quanto riguarda la capitale, per me la Medina ha un fascino incredibile. Le sue strette viuzze colorate, l’architettura araba che si intreccia con quella di epoca coloniale, le terrazze da cui puoi godere della vista di panorami mozzafiato sulla città, sorseggiando un tè alla menta… rimarranno tra i ricordi più dolci che ho della Tunisia”.
“Poi sempre alla città di Tunisi lego il ricordo della Goulette, quartiere tranquillo sul mare, dove fare una piacevole passeggiata e gustare del buon pesce grigliato a prezzi davvero modici. Assolutamente unico è senza dubbio il Sud della Tunisia! E’ davvero una regione magnifica! La cucina è eccezionale, la gente super ospitale e i paesaggi sensazionali: il deserto con le sue mille sfumature, i palmeti delle oasi..che dire? Un incanto.
Grazie Giorgia per la tua preziosa testimonianza, da parte del team REFRAMED e dei nostri lettori.
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