Riccardo è un pensionato italiano che, tra le varie città situate sulla costa albanese, ha deciso di vivere a Saranda, in Albania. Qui di seguito la sua intervista:
Riccardo, grazie per aver accettato questa intervista. Ci racconti come è nata l’idea di trasferirti a Saranda?
Con piacere. Sai, dopo 40 anni come agente di commercio a Bergamo, cercavo un posto tranquillo dove la mia pensione potesse garantirmi una vita serena.
Un amico mi aveva parlato dell’Albania e ho fatto un primo viaggio esplorativo tre anni fa. Saranda mi ha conquistato immediatamente.
Cosa ti ha colpito di questa città?
Prima di tutto il mare, splendido. Poi il costo della vita, decisamente più basso rispetto all’Italia, oltre al fatto che qui ricevo la pensione lorda.
Con la mia pensione di 1.800 euro (lordi) qui vivo come un signore. In Italia facevo fatica ad arrivare a fine mese, specialmente negli ultimi anni con i rincari.
Ksamil, Saranda
Come ti sei ambientato? Hai trovato difficoltà?
I primi mesi non sono stati semplici, certo. La lingua è completamente diversa, anche se devo dire che molti albanesi parlano abbastanza bene italiano.
Il sistema burocratico è diverso, ma ho trovato voi che mi avete seguito sia per cercare la casa in affitto, sia per la parte dei documenti per ottenere la residenza in Albania. Ora vivo in un bellissimo appartamento con vista mare che in Italia non potrei permettermi. Spendo circa 750 euro mensili comprese le spese condominiali.
Si trovano anche soluzioni più economiche, ma non vista mare e non a Saranda, se si cerca un appartamento sui 400 euro al mese bisogna valutare di trasferirsi a Valona oppure a Durazzo.
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Hai fatto amicizia con la gente del posto?
Gli albanesi sono estremamente ospitali. Ho conosciuto i miei vicini, che mi hanno invitato a cena più volte. C’è anche una piccola comunità di italiani qui, ci troviamo spesso per un caffè o una partita a carte. Non mi sento affatto solo.
Albania
Ti manca l’Italia?
Certo, soprattutto i miei figli e i nipotini. Ma vengono a trovarmi spesso, soprattutto d’estate. Approfittano delle vacanze e del mare fantastico. Mi manca anche il cibo italiano, anche se qui si mangia benissimo. Ho portato la mia moka e il mio parmigiano, comunque!
Com’è la sanità in Albania?
Questa è una questione importante. Il sistema sanitario albanese non è paragonabile a quello italiano. Ho effettuato un’assicurazione sanitaria privata e pago circa 200 euro all’anno per essere coperto in tutto. È uno degli aspetti da considerare bene prima di trasferirsi.
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Cosa consiglieresti a un pensionato italiano che sta pensando di seguire il tuo esempio?
Si certo, consiglierei ad un altro pensionato che vuole trasferirsi in Albania di fare un viaggio esplorativo prima, magari affittando per qualche settimana.
Di informarsi bene sugli aspetti fiscali e burocratici rivolgendosi a dei professionisti del settore (e non alle voci del web). E di avere un piano B, nel caso le cose non funzionino. Ma soprattutto di essere aperti al cambiamento. Qui la vita è più lenta, più semplice. Bisogna adattarsi a un ritmo diverso.
Trasferimento Albania
Un ultimo pensiero?
Sai, a 72 anni ho scoperto una nuova vita. Faccio il bagno quasi ogni giorno da maggio a ottobre, ho imparato qualche parola di albanese, ho nuovi amici. La pensione non deve essere la fine di qualcosa, ma l’inizio di una nuova avventura. E Saranda, per me, è stata la scelta giusta.
Grazie Riccardo per la tua disponibilità a condividere con noi e con i nostri lettori la tua personale esperienza. Buona continuazione ed a presto!
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