Tutti i pensionati italiani che ricevono una pensione all’estero sono tenuti a rispondere all’accertamento emanato dalla Banca incaricata di gestire le pensioni erogate all’estero.
Questo accertamento avviene mediante la compilazione e restituzione del famoso “Certificato di esistenza in vita”.
Certificato di esistenza in vita: come funziona
In base allo Stato dove il pensionato italiano risiede, il controllo mediante Certificazione avviene in momenti diversi dell’anno, generalmente le date vengono anticipate mediante una circolare INPS.
In pratica: la Banca incaricata invia una busta all’indirizzo di residenza estero del pensionato, contenente:
- Il modello (personalizzato) da compilare;
- Le istruzioni per una corretta compilazione;
- L’elenco dei documenti da allegare (Documento identificativo con fototessera);
- Le indicazioni dei servizio assistenza.
Il pensionato che riceve la busta dovrà compilare il modello ed inviarlo alla Banca preposta entro 120 giorni dalla ricezione, controfirmato da un cosiddetto “testimone accettabile”.
Il “testimone accettabile”
Il testimone accettabile deve necessariamente essere un rappresentante ufficiale dell’Ambasciata o di un Consolato italiano, oppure un’Autorità locale che abbia tale abilitazione.
È necessario prestare molta attenzione circa le indicazioni in merito agli Enti accreditati per la Certificazione di esistenza in vita in relazione allo Stato estero di interesse.
Questa è la pagina ufficiale dove puoi leggere l’elenco ufficiali dei testimoni accettabili suddivisi per Stato: https://www.citibank.com/
È utile essere informati circa i testimoni accettabili già dal primo anno di residenza estera.
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Certificato di esistenza in vita tramite videochiamata
Dal 23 Febbraio 2023 i pensionati italiani residenti all’estero possono usufruire del servizio online per la Certificazione dell’esistenza in vita: leggi questa pagina per tutti i dettagli.
Il servizio di videochiamata è a disposizione presso gli Uffici Consolari e permette ai pensionati di documentare la propria esistenza in vita senza la necessità di recarsi fisicamente presso Ambasciata o Consolato.
Naturalmente si tratta di un servizio facilmente usufruibile ed alla portata di tutti.
A cosa serve il Certificato di esistenza in vita?
Lo scopo principale è quello di evitare allo Stato italiano di continuare ad erogare le pensioni indebitamente, anche quando il pensionato residente all’estero è deceduto. Non tutti gli Stati infatti hanno modo di comunicare all’Italia l’eventuale decesso di un Cittadino italiano avvenuto nel proprio territorio.
Un altro obiettivo è quello di garantire pagamenti regolari delle pensioni a tutti i residenti all’estero, fornendo anche l’occasione per richiedere eventuali arretrati o di presentare reclami nel caso fosse necessario.
Lo scopo del Certificato è quindi quello di rendere più sicuro ed agevole il servizio di erogazione delle pensioni italiane all’estero.
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Stati esclusi dal Certificato di esistenza in vita
Alcuni Stati, come accennato nei precedenti paragrafi, comunicano in modo diretto con l’Italia in merito ad eventuali decessi di pensionati residenti nel loro territorio. Questi Paesi sono quindi esclusi dalle campagne di accertamento di esistenza in vita.
Elenco degli Stati esclusi dall’accertamento:
- Germania;
- Svizzera;
- Polonia;
- Francia;
- Belgio;
- Olanda;
- Australia.
Sei in pensione e vuoi trasferirti all’estero?
Ti consigliamo di informarti dettagliatamente in merito alle procedure relative al trasferimento di residenza fiscale dei pensionati italiani all’estero.
Ogni Stato ha le sue particolarità in termini di documenti e tempistiche, inoltre sono presenti diversi livelli di complessità della pratica ed è prudente analizzare la fattibilità del progetto di trasferimento e la reale possibilità di accesso ad un particolare sistema fiscale agevolato.
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