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Come fare per trasferirsi all’estero da pensionati? Come ottenere la pensione lorda all’estero? Come funziona la tassazione per pensionati espatriati?

Per trasferirsi all’estero ed ottenere la pensione lorda l’operazione principale da portare a termine è quella di cambiare la residenza fiscale.

Senza questo fondamentale passaggio non è possibile ottenere la pensione lorda dall’Italia e applicare il regime fiscale del nuovo Stato di residenza.

 

Come viene tassata la pensione all’estero

Una volta trasferita la residenza fiscale all’estero e portate a termine le dovute operazioni burocratiche, la pensione lorda sarà soggetta alla tassazione prevista da quello Stato: o in base ad una Legge speciale per pensionati esteri (come in Grecia) oppure in base alla tassazione nazionale, che in alcuni casi è zero, ad esempio in Slovacchia, in Albania o a Panama.

Sulla base degli Accordi internazionali che mirano ad evitare la doppia imposizione fiscale, solo le pensioni private, ad eccezione di pochi Stati nel mondo, possono essere defiscalizzate all’estero mediante la sola residenza fiscale.

Le pensioni pubbliche possono essere defiscalizzate con il trasferimento di residenza fiscale soltanto in Tunisia, Senegal, Australia e Cile.

Scopri tutti gli Stati con tassazione zero sulla pensione!

 

zero tasse sulla pensione

Saranda, Albania

 

Defiscalizzare la pensione pubblica mediante cittadinanza estera

Va ricordato però che le pensioni pubbliche possono essere defiscalizzate all’estero in moltissimi Stati mediante l’acquisizione della cittadinanza di quello Stato estero di nuova residenza.

La premessa indispensabile è l’esistenza di un Accordo internazionale (chiamato anche Convenzione) sulla non doppia imposizione fiscale che specifica la possibilità di ottenere la pensione lorda anche per i pensionati pubblici mediante questa opportunità.

Generalmente tale definizione si trova al paragrafo 19 delle Convenzioni internazionali. 

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Ottenere la Residenza fiscale all’estero 

Per ottenere la residenza fiscale all’estero è necessario soddisfare anzitutto i requisiti richiesti dallo Stato estero stesso, il quale rilascerà un Certificato di Residenza fiscale al cittadino straniero che ne fa richiesta.

Il requisito di base generalmente è quello di avere le risorse economiche sufficienti per potersi mantenere in quel Paese.

A parte in alcune particolari eccezioni, avendo un reddito mensile certo i pensionati sono sicuramente nella miglior condizione possibile per richiedere ed ottenere la residenza fiscale all’estero.

Alcuni Stati richiedono di soddisfare requisiti economici specifici e concedono un numero annuale limitato di residenze per pensionati, parliamo ad esempio della Repubblica di San Marino. 

L’ottenimento della residenza fiscale estera prevede sempre il rilascio di uno specifico documento da parte dell’Autorità Fiscale di quello Stato specifico. In genere, parliamo di Certificato di Residenza fiscale.

Scopri come trasferirsi in pensione a San Marino! 

 

Tasse sulla pensione a San Marino

Trasferirsi in pensione a San Marino

 

Requisiti esteri per il rilascio della Residenza fiscale

Oltre al requisito fondamentale di tipo economico, per ottenere il Certificato di Residenza fiscale all’estero è anche necessario disporre di un contratto di affitto a lungo termine (almeno 12 mesi) oppure acquistare un immobile nello Stato d’interesse.

Spesso è obbligatorio (questo però dipende dallo Stato estero prescelto) aprire un conto corrente in loco e trasferirvi la pensione; in caso non sia obbligatorio, comunque è consigliabile aprirlo in ottica di localizzazione del cosiddetto “centro degli interessi” economici ed affettivi, questione centrale dal punto di vista italiano per la definizione della residenza fiscale estera del cittadino italiano.

 

Essere cittadini italiani residenti fiscalmente all’estero 

Dal punto di vista italiano non è sufficiente disporre di un Certificato di Residenza fiscale rilasciato da uno Stato estero per essere considerato a tutti gli effetti residente fiscalmente all’estero.

È infatti indispensabile soddisfare anche ulteriori requisiti:

  • Essere iscritti AIRE;
  • Trascorrere almeno sei mesi ed un giorno all’anno all’estero;
  • Spostare il centro dei propri interessi economici ed affettivi dall’Italia all’estero.

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pensione lorda in Slovacchia

Trasferirsi in Slovacchia

 

Il centro degli interessi economici ed affettivi

Che cosa significa “centro degli interessi economici ed affettivi”?

Chi è interessato a verificare qual è il centro degli interessi economici ed affettivi di un cittadino italiano residente all’estero?

Per “centro degli interessi economici” si intende il luogo in cui una persona detiene il fulcro delle proprie attività economiche, mentre per “centro degli interessi affettivi” si intendono i legami affettivi fondamentali della vita di un individuo: coniuge e figli minorenni sono i più rilevanti.

L’Agenzia delle Entrate italiana può effettuare una verifica in merito alla legittimità della tua residenza fiscale estera.

 

vivere a Panama

Panama

 

Verifica dell’Agenzia delle Entrate

Se lo Stato dove ti trasferirai fiscalmente è uno Stato che si trova in “White List” per l’Italia, nel caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate sarà proprio l’Agenzia stessa a dover sostenere l’onere della prova.

Qui puoi trovare degli esempi di prove di tipo documentale che possono aiutarti a dimostrare la tua residenza fiscale estera.

Esempio di prove documentali:

  • Iscrizione AIRE;
  • Conto corrente estero;
  • Contratto di locazione o acquisto immobiliare;
  • Certificato di Residenza fiscale o documentazione equivalente;
  • Eventuali mezzi di trasporto intestati;
  • Iscrizioni (palestre, circoli, club…);
  • Scontrini di spese sostenute all’estero.

Nel caso invece di trasferimento in uno Stato situato in “Black List”, l’onere della prova è a carico del cittadino italiano che si trasferisce nello Stato estero ed egli dovrà dimostrare da subito che la sua residenza si trova realmente nello Stato estero e quindi che il centro dei suoi interessi vitali (economici ed affettivi) risieda davvero per la maggior parte dell’anno fiscale nello Stato dove ha trasferito la residenza.

 

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