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Oggi vogliamo raccontarvi di un nostro cliente, imprenditore di successo e della sua famiglia che hanno intrapreso un importante cambiamento trasferendo la loro residenza all’estero.

Un passo significativo che ha portato con sé una questione cruciale legata al loro cospicuo patrimonio finanziario, accumulato in anni di lavoro.

In Italia i loro investimenti erano distribuiti tra diversi intermediari finanziari con rapporti di lunga data. Con il trasferimento imminente, si è presentata una domanda fondamentale in merito alla gestione patrimoniale: mantenere il patrimonio in Italia o spostarlo nel Paese della loro nuova residenza?

Come potete immaginare, uno dei requisiti fondamentali per il cliente è stato il trattamento fiscale locale particolarmente vantaggioso per quanto riguarda la tassazione delle rendite finanziarie pensata proprio per attrarre individui con patrimoni consistenti.

 

gestione patrimoniale residenza estera

Vivere all’estero

 

La complessità della scelta

Nonostante la chiara opportunità di risparmio fiscale, la decisione per il nostro cliente e la sua famiglia non è stata semplice. Diverse abitudini consolidate e preoccupazioni rendevano il quadro complesso:

  • Un approccio storicamente passivo alle scelte finanziarie, delegate quasi interamente ad intermediari;
  • Un legame di lunga data e una profonda abitudine a recarsi fisicamente in banca per ogni operazione di investimento;
  • Una scarsa familiarità, se non totale assenza, con l’utilizzo delle piattaforme bancarie online.

All’estero ci si può trovare di fronte ad istituzioni e professionisti del tutto nuovi, con usi, consuetudini e modi di operare ben diversi da quelli ai quali si è abituati in Italia.

 

Quale approccio adottare per una gestione patrimoniale efficace?

In questo scenario, era necessario seguire il caso specifico con un approccio caratterizzato da una scrupolosa valutazione della situazione patrimoniale prima del trasferimento stesso dell’intera famiglia.

Il primo passo intrapreso è stato uno studio approfondito del portafoglio finanziario; l’obiettivo era chiarire alcuni aspetti fondamentali:

  • Valutare il rapporto tra qualità, costi e risultati degli investimenti pre-esistenti;
  • Determinare l’effettivo livello di rischio del portafoglio;
  • Identificare eventuali costi o limiti legati al disinvestimento;
  • Verificare la possibilità di trasferire gli investimenti detenuti presso intermediari esteri.

 

pianificazione patrimoniale estero

Trasferirsi all’estero e gestione patrimoniale

 

Analisi preliminare della situazione e gestione patrimoniale in Italia

L’analisi preliminare della situazione patrimoniale e relativa gestione in Italia ha rivelato una serie di criticità:

  • Costi eccessivi e superflui: erano presenti costi di investimento elevati che potevano essere evitati;
  • Strumenti inadeguati: la qualità degli strumenti finanziari proposti dagli intermediari precedenti non era sempre allineata alle reali esigenze e al profilo del cliente;
  • Rischio non adeguato: il profilo di rischio del portafoglio era eccessivo e non commisurato all’età del cliente e alle sue aspettative di vita;
  • Allocazione scoordinata: le risorse non erano armonizzate tra i vari istituti, con politiche di investimento e controllo del rischio disorganizzate;
  • Prodotti vincolanti: erano presenti prodotti finanziari o assicurativi con vincoli temporali o penali in caso di uscita anticipata.

 

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Un piano su misura per il futuro finanziario

Alla luce di queste importanti scoperte abbiamo elaborato un piano d’azione meticoloso e ben strutturato, pensato proprio per il cliente e la sua famiglia. L’obiettivo era chiaro: non solo risolvere le criticità emerse ma gettare le basi per una gestione patrimoniale solida e serena nel loro nuovo contesto di vita.

Il primo passo fondamentale è stato lavorare con il partner finanziario ideale all’estero: non una scelta casuale, ma un intermediario con una presenza fisica rassicurante, una solidità patrimoniale indiscutibile, una piattaforma di investimento all’avanguardia e non meno importante, costi bancari contenuti.

Una volta attivato il canale giusto, il trasferimento dell’intero portafoglio finanziario è stato gestito con gradualità, passo dopo passo, verso la nuova giurisdizione estera.

Ma il lavoro non si è fermato al semplice spostamento dei fondi. Un’altra fase cruciale ha riguardato la ri-allocazione degli investimenti: l’obiettivo era ridisegnare il profilo di rischio rendendolo più adeguato alle reali esigenze del cliente e al contempo privilegiare strumenti finanziari più efficienti, capaci di garantire migliori performance a fronte di costi inferiori.

Per garantire che tutto procedesse al meglio è stato messo a punto un sistema di monitoraggio costante degli investimenti. Questo si è tradotto in incontri periodici, tramite videochiamate con cadenza fissa, per pianificare ogni eventuale riassetto o aggiustamento del portafoglio.

 

consulenza patrimoniale internazionale

Gestione patrimoniale e residenza fiscale all’estero

 

Il risultato finale

Per il nostro cliente e la sua famiglia, il percorso si è concluso con un risultato molto positivo:

  • Il portafoglio di investimenti è stato ottimizzato sia dal punto di vista fiscale che finanziario;
  • Il profilo di rischio è stato ridotto, allineandosi meglio alle loro esigenze e prospettive di vita;
  • Il patrimonio è ora detenuto in una banca fisica all’estero che il cliente può visitare e “toccare con mano”;
  • La famiglia ha mantenuto una relazione professionale continua con il nostro team, continuando a parlare in italiano e condividendo un percorso consapevole. Qui puoi leggere molte altre recensioni di clienti che hanno utilizzato i nostri servizi!

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