Se ti trasferisci all’estero e trasferisci correttamente la tua residenza fiscale, in linea generale puoi smettere di pagare le tasse sulle plusvalenze finanziarie in Italia ma con alcune importanti condizioni da considerare.
Principi generali
- La residenza fiscale in Italia si perde se non si è più residenti per almeno 183 giorni l’anno, non si ha più il domicilio e la residenza anagrafica in Italia e si è iscritti all’A.I.R.E.; per approfondimenti, clicca qui
- Se non sei più residente fiscale in Italia, in linea di principio non sei più soggetto a tassazione italiana sui redditi prodotti all’estero, incluse le plusvalenze finanziarie.
Considerazioni importanti
- Il semplice trasferimento della residenza fiscale non comporta la tassazione immediata delle plusvalenze non realizzate sui titoli; la tassazione scatta normalmente al momento della vendita;
- Alcuni Paesi potrebbero avere regole diverse, come la cosiddetta exit tax che tassa le plusvalenze latenti al momento del trasferimento di residenza;
- È fondamentale verificare la Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e il Paese di nuova residenza per capire chi ha diritto a tassare le plusvalenze;
- Se la Convenzione prevede che solo il Paese di residenza possa tassare le plusvalenze, allora una volta trasferita la residenza fiscale all’estero non pagherai più tasse sulle plusvalenze in Italia.
Tassazione delle plusvalenze su partecipazioni italiane
- Secondo la normativa italiana, in linea generale le plusvalenze realizzate da non residenti su partecipazioni in società italiane sono imponibili in Italia;
- Tuttavia, questo può essere escluso o modificato dai trattati internazionali contro le doppie imposizioni che l’Italia ha stipulato con molti Paesi.
Conclusione
Trasferendo correttamente la residenza fiscale all’estero, puoi evitare di pagare le tasse italiane sulle plusvalenze finanziarie a condizione che:
- Il trasferimento sia effettivo e riconosciuto fiscalmente;
- Sia presente una Convenzione contro le doppie imposizioni che attribuisca la tassazione al nuovo Paese di residenza;
- Le plusvalenze non siano realizzate in Italia su beni immobili o partecipazioni soggette a tassazione italiana secondo la normativa interna e i trattati.
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L'appuntamento consiste nelle seguenti attività:
- analizzare le tue aspettative;
- valutare la tua situazione pre-espatrio ed eventuali criticità/ostacoli;
- stabilire la fattibilità del tuo trasferimento all'estero;
- individuare i pro e i contro della destinazione (una o più) in merito alle tematiche più varie: tassazione, affitti, costo della vita, clima, sicurezza, assistenza sanitaria, etc;
- programmare il percorso di trasferimento: tempistiche, modalità, costi.