Chi riceve una pensione pubblica o privata ed intende trasferirsi all’estero lo fa anche per motivi di risparmio fiscale, naturalmente volendo evitare la doppia tassazione cioè sia in Italia e sia nello Stato di nuova residenza.
Su questo punto in particolare è importante sapere che il divieto della doppia imposizione fiscale è sancito dalle numerose Convenzioni Bilaterali stabilite tra Italia e molti Stati nel mondo.
Oltre ad evitare le doppie imposizioni, le Convenzioni hanno anche lo scopo di prevenire l’evasione e l’elusione fiscale; a questo fine esse prevedono alcune disposizioni sulla cooperazione amministrativa. Tali trattati si ispirano, principalmente, al modello di Convenzione elaborato in sede OCSE.
Di particolare interesse per i pensionati sia pubblici che privati che intendono trasferirsi all’estero sono gli Art. 18 e 19 della Convenzione.
Art. 18
Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2 dell’articolo 19, le pensioni e le altre remunerazioni analoghe, pagate ad un residente di uno stato contraente in relazione ad un cessato impiego, sono imponibili soltanto in questo stato.
Pensioni pubbliche
Nel caso in cui la pensione sia liquidata dalla gestione pubblica (ex-INPDAP), l’importo percepito è soggetto alla normativa di cui all’art. 19.
Art. 19 (paragrafo 2)
a) Le pensioni corrisposte da uno Stato contraente, da una loro suddivisione politica o amministrativa o ente locale, sia direttamente sia mediante prelevamento da fondi da essi costituiti, ad una persona fisica in corrispettivo di servizi resi a detto Stato, a detta suddivisione o ente locale, sono imponibili soltanto in questo Stato.
b) Tuttavia, tali pensioni sono imponibili soltanto nell’altro Stato contraente se il beneficiario è un residente di tale Stato e ne abbia la nazionalità senza avere la nazionalità dello Stato da dove provengono le pensioni.
In definitiva, l’art. 19 stabilisce che coloro che percepiscono una pensione pubblica (o, utilizzando altro termine, statale), saranno soggetti alla tassazione dello Stato che eroga tale pensione.
Defiscalizzare la pensione pubblica
Risulta quindi fondamentale per i pensionati pubblici che desiderano defiscalizzare la propria pensione all’estero ottenere sia la residenza che la nazionalità dello Stato Estero che detiene un accordo bilaterale con l’Italia.
Questa differenza di trattamento rispetto alla pensione erogata in ambito privato ha portato non pochi pensionati italiani del settore pubblico trasferiti all’estero ad adire le vie legali per richiedere ad INPS la liquidazione dell’importo lordo percepito per effetto del trasferimento della residenza nel nuovo Paese.
La Conte dei Conti e la successiva sentenza emanata da parte della Corte di Giustizia Europea hanno ribadito che ciascuno degli Stati membri ha la facoltà di definire modalità di tassazione in virtù di criteri quali:
- Stato pagatore;
- Possesso della cittadinanza.
Ancora una volta il risultato è che per gli ex-dipendenti pubblici che vivono in altro Paese è necessario acquisire anche la cittadinanza del Paese dove desiderano ricevere la pensione lorda, oltre che la residenza fiscale.
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Come acquisire la cittadinanza di uno Stato estero
A questo punto i pensionati pubblici si stanno sicuramente chiedendo: e quindi, come faccio a diventare cittadino di uno Stato estero e percepire la mia pensione lorda in quel Paese?
La risposta a questa domanda è piuttosto complessa in quanto dipende da numerosi fattori.
1. Presenza di una Convenzione Bilaterale
Il primo è che tale “operazione” è valida soltanto per i Paesi che hanno una Convenzione Bilaterale sottoscritta con l’Italia la quale esplicita in modo chiaro ed inconfutabile che le pensioni pubbliche saranno soggette a tassazione locale nel caso di acquisizione della cittadinanza di quello Stato.
2. Tempistiche e modalità
Validata la prima premessa è indispensabile comprendere con quali tempistiche e modalità lo specifico Stato di tuo interesse offre la possibilità di ottenere la cittadinanza: alcuni Paesi concedono la cittadinanza sulla base di requisiti temporali (residenza effettiva per più di 2, 5,10 o più anni consecutivi), alcuni richiedono un esame di lingua e cultura generale ed altri invece offrono l’opportunità di ottenere la cittadinanza ed un secondo passaporto mediante un investimento di tipo:
- Immobiliare (acquisto di un immobile di valore determinato);
- Imprenditoriale (avviamento di un’attività in loco);
- Donazioni e investimenti (stabiliti a livello governativo).
E’ il caso di alcune isole caraibiche: leggi questa pagina per maggiori informazioni.
3. Doppia cittadinanza
Alcuni Stati per concedere la propria cittadinanza richiedono la rinuncia all’altra cittadinanza di cui si è già in possesso, una sorta di “esclusiva” che comporta però la perdita del passaporto italiano: una soluzione possibile ma limitante.
E ‘preferibile quindi scegliere uno Stato che concedendo la propria cittadinanza non impone la rinuncia della cittadinanza originaria.
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4. Tassazione locale
Naturalmente prima di trasferirsi in un Paese e richiedere e acquisire la cittadinanza locale allo scopo di defiscalizzare la tua pensione pubblica è indispensabile sapere se è presente e qual è la tassazione nazionale di quello Stato in relazione alle pensioni, in quanto la tua pensione sarà tassata sulla base della legislazione locale.
Molti Paesi Extra-UE non considerano le pensioni come reddito, quindi non sono tassate (aliquota 0% per sempre) oppure sono soggetta ad una tassazione pressoché irrilevante.
Defiscalizzare la pensione pubblica con la sola residenza estera: le eccezioni
Esistono delle eccezioni all’applicabilità della suddetta normativa in merito alla tassazione delle pensioni pubbliche: alcuni Paesi infatti hanno concordato esplicitamente all’art. 19 delle rispettive Convenzioni bilaterali sottoscritte con lo Stato italiano che anche le pensioni pubbliche sono soggette a tassazione solamente nello Stato dove il cittadino detiene la residenza fiscale.
Questi Paesi sono:
-
Australia;
-
Senegal:
-
Cile;
-
Tunisia.
Tra questi Paesi la Tunisia risulta essere la destinazione più interessante per la maggior parte dei pensionati pubblici italiani: basti pensare che soltanto ad Hammamet più di 4.000 italiani iscritti AIRE hanno trasferito qui la loro residenza fiscale e qui trascorrono almeno la metà di ogni anno e beneficiano di una tassazione tra il 3% e il 5% sul lordo della pensione pubblica!
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