Pensionati residenti all’estero: si può rientrare in Italia?

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Residenza fiscale all’estero dei pensionati

I pensionati italiani residenti all’estero possono certamente rientrare in Italia ma con alcune accortezze legate al proprio status di pensionato AIRE.

Innanzitutto bisogna prestare attenzione al concetto di residenza fiscale: per essere cittadino italiano residente all’estero dovrai dimostrare che il centro dei tuoi interessi economici ed affettivi risiede per più di metà dell’anno fiscale (ogni anno) all’estero. 

Per anno fiscale si intende l’anno solare, ovvero da Gennaio a Dicembre. 

Questo significa che, nel Paese dove ti trasferirai, dovrai avere la tua dimora abituale, stabilirvi la residenza anagrafica e fiscale, aprire un conto corrente e trasferirvi la ricezione della tua pensione ed essere iscritto AIRE.

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Quante volte tornare in Italia dall’estero

La legislazione relativa alla residenza fiscale estera non si esprime in merito all’obbligatorietà di risiedere continuativamente nel Paese dove detiene la residenza fiscale.

Questo significa, nei fatti, che potrai tornare in Italia quante volte vuoi ma prestando sempre attenzione alla regola dei 6 mesi ed 1 giorno (o 183 giorni) esteri nell’anno solare.

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Tornare spesso in Italia: i controlli

L’argomento trattato è molto delicato, molti pensionati infatti non sono informati correttamente in merito alle eventuali conseguenze di non rimanere all’estero per almeno la metà dell’anno fiscale (anche non continuativamente).

L’Agenzia delle Entrate italiana infatti può effettuare dei controlli in merito. Se non sarai in grado di dimostrare che la tua residenza fiscale ed i tuoi interessi economici ed affettivi risiedono effettivamente nel Paese dove hai la residenza fiscale, verrai considerato come residente fiscale in Italia.

Consigliamo quindi di conservare documenti che dimostrino il tuo corretto comportamento, per es. i biglietti aerei o del traghetto, il contratto a lungo termine della tua casa in affitto o certificato di proprietà, le spese delle utenze domestiche, conto corrente bancario, iscrizioni a palestre o circoli, etc.

Attenzione quindi, è sempre meglio non rischiare: torna in Italia quante volte vuoi ma sempre rispettando i sei mesi ed un giorno di effettiva presenza all’estero.

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