Pensioni INPS all’estero
Parlando di pensioni INPS si potrebbe dare per scontato che si tratti di pensioni di natura privata ma questo non è sempre vero: in alcuni casi infatti, pur essendo gestite da INPS, si ha a che fare con pensioni pubbliche, per es. le pensioni “ex-INPDAP”.
È molto importante conoscere la natura della propria pensione (pubblica o privata), in quanto questo determina la possibilità di defiscalizzare la propria pensione INPS in un Paese all’estero oppure no. Le pensioni INPS private infatti possono essere trasferite in moltissimi Paesi nel mondo i quali, grazie ad un accordo internazionale con l’Italia, possono tassare la pensione lorda del pensionato estero che qui si trasferisce.
Le pensioni pubbliche ex-INPDAP gestite da INPS invece possono essere defiscalizzate soltanto in alcuni Paesi: Senegal, Australia, Cile e Tunisia.
Come capire se la mia pensione è privata o pubblica
Per trasferirsi fiscalmente all’estero e defiscalizzare la pensione è indispensabile sapere con certezza quale sia la natura della tua pensione.
Se hai dei dubbi, ti consigliamo di contattare tramite email o di persona o telefonicamente l’Ente che eroga la tua pensione e di chiedere quale sia la natura della pensione stessa. Preferibilmente, richiedi una risposta scritta, tramite email. In alternativa, possiamo occuparcene noi tramite un approfondimento specifico sulla base della tua documentazione.
Una volta ricevuta la risposta, potrai scegliere senza errori quale sia la destinazione ideale per te, a seconda che la tua pensione sia pubblica o privata. Nel caso in cui la tua pensione sia pubblica, la destinazione più interessante è sicuramente la Tunisia, in particolar modo la zona di Hammamet. Qui la tua pensione sarà tassata con un’aliquota massima del 5%, per sempre.
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Hammamet, Tunisia
Defiscalizzazione della pensione INPS all’estero
Ti starai chiedendo come si ottiene la defiscalizzazione della tua pensione INPS all’estero. Per ottenere la pensione lorda all’estero, dovrai anzitutto trasferire nel Paese scelto la tua residenza fiscale e trascorrere in loco almeno la metà dell’anno fiscale (sei mesi ed un giorno), ogni anno.
Dovrai stabilire in quel Paese il centro dei tuoi interessi economici ed affettivi, stipulare un contratto di affitto a lungo termine o acquistare una casa, aprire un conto corrente a te intestato ed essere iscritto AIRE. Oltre a questi vincoli, sarà necessario portare a termine tutta la documentazione richiesta dallo specifico Paese dove avrai deciso di trasferirti in pensione: ogni Paese infatti richiede un iter burocratico diverso e diversi documenti da realizzare in Italia prima della tua partenza.
È molto importante essere consapevoli che si tratta di un percorso in cui tempi e modi vanno rispettati in toto con documentazione conforme che verrà approvata nella giurisdizione estera. Alcuni Paesi infatti richiedono una consistente quantità di documentazione la cui disponibilità vincola le tempistiche del trasferimento stesso.
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Pensione INPS lorda all’estero
Una volta terminato l’iter burocratico richiesto dal Paese dove hai scelto di trasferirti ed ottenuta la residenza fiscale all’estero in qualità di pensionato, potrai richiedere ad INPS che la tua pensione venga accreditata sul tuo nuovo conto corrente estero e che venga erogata al lordo delle tasse.
Prima di ricevere la tua pensione lorda accreditata nel conto corrente estero, passeranno alcuni mesi – INPS infatti deve accogliere la tua domanda e confermare l’idoneità della richiesta prima di effettuare il primo accredito esentasse.
Riceverai dunque la tua pensione INPS lorda all’estero, in base agli accordi internazionali vigenti tra Italia ed il Paese scelto. Una volta ricevuta la pensione lorda, questa verrà tassata in base alla fiscalità locale oppure in base a specifiche leggi per pensionati esteri che quel Paese ha promulgato con lo scopo di attirare pensionati e quindi capitali dall’estero: è il caso del Portogallo con lo status di Residente non Abituale (RNH) o della Grecia con tassazione del 7% per 15 anni per pensioni estere private.
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Tassazione pensioni INPS: dove conviene trasferirsi
I pensionati privati hanno un’ampia scelta in merito ai Paesi dove trasferirsi defiscalizzando la pensione. Naturalmente i fattori che determinano la scelta definitiva della località dove trasferirsi sono molti e spesso i motivi non sono soltanto legati al risparmio fiscale: alcuni Paesi infatti offrono la possibilità di vivere in un contesto ambientale e climatico molto attraente ma non sono così economici rispetto all’Italia come nel caso delle Isole Canarie o di alcune zone del Portogallo, ad esempio.
Dovrai calcolare che per trasferirti fiscalmente all’estero dovrai pagare mensilmente un affitto oppure acquistare un immobile in loco. Il prezzo dell’affitto è sicuramente la voce che incide di più tra le spese relative al trasferimento all’estero in pensione.
I Paesi più convenienti dove trasferirsi in pensione:
- Albania: tassazione 0% per sempre per pensioni private, costo della vita bassissimo, prezzo degli affitti molto basso.
- Tunisia: aliquota massima del 5% per sempre sia per pensioni private che pubbliche, costo della vita molto basso, prezzo degli affitti molto basso.
- Cipro: flat tax del 5% per sempre per pensioni private, costo della vita medio, prezzo degli affitti medio.
Sul nostro sito inoltre proponiamo una selezione di altri Paesi dove trasferirsi in pensione: leggi questo articolo per sapere dove si pagano meno tasse per pensionati.
Hai 2 modi per contattarci:
- scrivendo ad info@reframed.it. Ti forniremo le informazioni preliminari prima di fissare un appuntamento per la prima consulenza telefonica della durata di 30 minuti o presso la nostra sede della durata di 1 ora.
- lasciando un messaggio al centralino al numero 049 5974053. Ricordati di specificare il tuo nome, il Paese (o i Paesi) di tuo interesse, la tua condizione attuale (pensionato, lavoratore, imprenditore, altro). Ti contatteremo per fissare la prima consulenza e per fornirti maggiori informazioni circa la realizzabilità del tuo progetto di trasferimento.