L’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, meglio conosciuto con l’acronimo INPDAP, fino al 2011 gestiva ed erogava le pensioni degli ex-dipendenti che avevano lavorato per lo Stato italiano.
Con il decreto n.201 del 06 Dicembre 2011, conosciuto anche come decreto Salva Italia, l’Ente INPDAP è stato soppresso e le sue funzioni sono state completamente trasferite ad INPS.
Di conseguenza, tutti i pensionati che fino ad allora erano pensionati INPDAP sono diventati pensionati ex-INPDAP, rimanendo però pensionati di natura pubblica.
Tassazione delle pensioni ex-INPDAP alle Canarie
La tassazione delle pensioni alle Canarie è migliore rispetto a quella italiana, il calcolo esatto delle aliquote dipende da molti fattori quali ad esempio la composizione del nucleo familiare, l’eventuale coniuge a carico, l’età del pensionato ed altro ancora. Possiamo dire che in linea di massima le aliquote canarie corrispondono a circa la metà rispetto a quelle italiane.
Le pensioni ex-INPDAP tuttavia non sono defiscalizzabili alle Canarie ma soltanto quelle di natura privata. Perché questa differenza?
La risposta si trova nelle Convenzioni Internazionali, dette anche Accordi Bilaterali in materia di non doppia imposizione fiscale, attualmente vigenti tra Italia e Spagna.
Sebbene le Isole Canarie usufruiscano di un sistema fiscale agevolato rispetto al territorio continentale, gli Accordi Bilaterali stabiliscono che le pensioni pubbliche, anche se la residenza dei titolari di tali pensioni si trova nelle Isole Canarie, continueranno ad essere tassate in Italia.
Convenzioni Internazionali Italia-Spagna
Le Convenzioni Internazionali sono degli accordi di natura fiscale che definiscono come e quanto i redditi del Cittadino italiano o spagnolo saranno tassati, con la residenza nel rispettivo Stato estero. In particolare, l’Accordo vigente tra Italia e Spagna definisce dove vengono tassate le pensioni di natura pubblica (ex-INPDAP) all’articolo 19 della Convenzione.
Citando testualmente l’articolo 19 della Convenzione leggiamo: “Le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale, sia direttamente sia mediante prelevamento da fondi da esso costituiti, a una persona fisica in corrispettivo di servizi resi a detto Stato o a detta suddivisione od ente locale, sono imponibili soltanto in questo Stato”.
Per spiegare in modo semplice questo articolo: “le pensioni pubbliche dei cittadini (italiani) residenti in Spagna, sono imponibili soltanto in Italia”.
L’unica eccezione che può determinare la tassazione delle pensioni pubbliche di cittadini italiani in Spagna, è quella di acquisirne la nazionalità.
Quali sono le pensioni pubbliche (ex-INPDAP)
Coloro che hanno fatto parte del pubblico impiego hanno avuto come datore di lavoro:
- un ente statale: scuole, ministeri, forze armate, prefetture;
- un ente locale: Asl, Regioni, Provincie, Comuni, Consorzi, Comunità montane;
- un ente pubblico nazionale territoriale: INPS, Poste, Camere di Commercio.
In alcuni casi la determinazione della natura della pensione non è semplice: per esempio nel caso in cui il datore di lavoro è un entità in parte di proprietà di un Ente pubblico e in parte di proprietà di investitori privati.
In questi casi è necessario effettuare un approfondimento di tipo professionale per ricevere una risposta scritta e certa in merito alla possibilità di trasferire e defiscalizzare la propria pensione all’estero, alle Canarie nel caso specifico.
Dove posso defiscalizzare la pensione ex-INPDAP?
Ad oggi nel mondo ci sono solo quattro Stati i cui Accordi Bilaterali con l’Italia permettono di defiscalizzare le pensioni ex-INPDAP: Cile, Senegal, Australia e Tunisia.
In particolare per quanto riguarda la Tunisia l’aliquota sulle pensioni pubbliche e private va dal 3% al 5% come massimo, senza limiti di tempo. In Tunisia il costo della vita e degli immobili in affitto è molto basso rispetto a quello italiano: parliamo di affitti a partire dai 300 euro mensili e di un costo della vita inferiore di circa la metà, sempre rispetto al costo medio italiano.
Ad Hammamet vivono più di 4.000 italiani iscritti AIRE: si tratta di una città ricca di servizi, dotata di ogni possibilità di svago, con un’offerta immobiliare molto interessante e che propone una numerosa comunità italiana che è solita condividere il tempo libero e godersi la pensione al mare, in un contesto vivo e gioioso.
Vuoi sapere tutto sul trasferimento in Tunisia?
Partecipa al nostro evento, puoi prenotare cliccando qui: https://calendly.com/reframed-srl/come-trasferirsi-in-tunisia