Pensione all’estero: come funziona?
Che cosa succede alla tua pensione quando ti trasferisci fiscalmente all’estero?
Questa è una domanda fondamentale che giustamente ti sarai posto prima di decidere di trasferirti in un altro Paese e di scegliere dove percepire la pensione lorda all’estero.
Per ricevere regolarmente la pensione all’estero dovrai innanzitutto:
- Ottenere la residenza anagrafica e fiscale nel Paese che hai scelto;
- Avere un contratto di affitto a lungo termine o acquistare un immobile in loco;
- Aprire un conto corrente;
- Essere iscritto all’A.I.R.E.
Dovrai inoltre risiedere in loco per almeno la metà dell’anno, i famosi “sei mesi ed un giorno”, anche non continuativi. Questo è un aspetto molto importante da tenere in considerazione prima di scegliere di espatriare ed è indispensabile essere coerenti e rispettare questa regola.
Cosa significa residenza fiscale?
Per ottenere la residenza fiscale estera dovrai soddisfare i criteri descritti nel precedente paragrafo: affitto almeno annuale, eventuali utenze intestate, iscrizione all’A.I.R.E., conto corrente bancario in loco, corretta documentazione secondo l’iter della giurisdizione scelta (esempio: certificati di residenza anagrafica e fiscale, permesso di soggiorno, etc).
Per un corretto trasferimento della residenza fiscale all’estero dovrai essere in grado di dimostrare che il centro dei tuoi interessi economici ed affettivi risieda effettivamente nel Paese estero, per la maggior parte del periodo d’imposta, ogni anno – cioè per almeno sei mesi ed un giorno l’anno, anche non continuativi.
Per “affettivi” si intendono i legami significativi nella vita di una persona: per es. coniuge, figli minorenni a carico, etc.
Una volta ottenuta la residenza fiscale all’estero potrai ottenere la detassazione della tua pensione la quale sarà tassata a seconda della tipologia della tua pensione e in base ad altri fattori determinanti.
Quanto viene tassata la pensione all’estero?
Innanzitutto è necessario distinguere tra pensioni pubbliche e pensioni private.
Le prime (pensioni pubbliche) sono di fatto tassate in Italia anche nel caso in cui il pensionato si trasferisca all’estero, tranne che in alcuni Paesi quali: Tunisia, Cile, Senegal, Australia. Le seconde (pensioni private) sono tassate diversamente a seconda del Paese di residenza fiscale del pensionato e questo dipende da tre fattori:
- Gli accordi internazionali in merito alla non doppia imposizione fiscale vigenti tra Italia ed il Paese di riferimento.
- Eventuali leggi speciali erogate dal Paese stesso a favore dei pensionati esteri che qui vi portano la residenza fiscale (è il caso del Portogallo o della Grecia ad esempio).
- La tassazione nazionale applicata alle pensioni dei cittadini e dei residenti fiscali del Paese.
Questi fattori determinano quanto effettivamente la tua pensione sarà tassata trasferendo la tua residenza fiscale all’estero.
Naturalmente, non tutti i Paesi del mondo hanno una tassazione vantaggiosa rispetto a quella italiana, oppure hanno approvato leggi speciali a favore dei pensionati stranieri. Per questo motivo abbiamo selezionati alcuni dei Paesi più interessanti dal punto di vista fiscale dove potrai portare la tua pensione, di fatto migliorando il tuo tenore di vita. La maggior parte dei Paesi REFRAMED sono località di mare, leggi questa pagina se ti stai chiedendo dove vivere al mare in pensione!
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